Il Basilico, una pianta regale

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di Gerardo D’Acunto

“Oltre che in cucina, viene tradizionalmente utilizzato anche in numerose medicine popolari…”

Il basilico (Ocimum basilicum) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae (Labiate), alta fino a 60 cm, coltivata come pianta aromatica. Originario dell’India, il basilico è ampiamente utilizzato nella cucina italiana e nelle cucine asiatiche per via del marcato profumo delle sue foglie che, a seconda della varietà, può essere più dolce o pungente. Il nome deriva dal latino medievale basilicum, con riferimento al termine greco basilikon da basileus “re” e cioè “pianta regale”.

Le foglie sono opposte, ovali, lanceolate; le loro dimensioni possono variare molto, da quelle lillipuziane del basilico greco a quelle enormi del basilico lattuga, che possono raggiungere anche i 10 cm. Il colore delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, oppure in alcune varietà, è viola o porpora. I fusti sono eretti e ramificati, hanno una sezione quadrata e mostrano la tendenza a divenire legnosi. I fiori, raggruppati in infiore-scenze all’ascella delle foglie, sono piccoli, bilabiati, bianchi o rosei e hanno la corolla di 5 petali irregolari. Gli stami sono 4 e gialli. I semi sono fini, allungati e neri. Il periodo di fioritura è tra giugno e settembre. Si conoscono circa 50 specie di “Ocimum basilicum” e centinaia di loro varietà.

Queste presentano caratteristiche diverse, come il tenore in oli essenziali, che varia molto e influenza fortemente il loro sapore. Vi sono varietà che presentano aroma di liquirizia (basilico tailandese) aroma di cannella, di limone, di limetta o di canfora.

basilico-olio-alimentareTra le varietà più importanti
si ricordano:

Basilico comune (Ocimum basilicum ‘Crispum’), dalle grandi foglie e dal profumo intenso.

Basilico genovese (O. basilicum ‘Genovese Gigante’), rinomato in Italia per produrre il pesto.
Ha foglie larghe, un aroma di gelsomino, di liquirizia e di limone. Gli è stata assegnata la DOP (Denominazione di Origine Protetta – Regolamento (UE) N. 611/2010 del 12/07/2010.

Basilico greco (O. basilicum ‘Minimum’), dalle piccole foglie allungate, ha un profumo più dolce e meno pungente delle varietà a foglie larghe e si adatta meglio ai climi freddi.

Basilico lattuga (O. basilicum ‘Lettuce Leaf’) e Basilico napoletano (O. Basilicum ‘Napoletano’), varietà dalle foglie più grandi.

Basilico messicano (O. basilicum ‘Cinnamon’), con un forte profumo di cannella e dai fiori color porpora.

Basilico porpora messicano (O. basilicum ‘Purple Ruffles’), con foglie decorative di color porpora e fiori rosa pallido, ha un aroma dolce e un po’ piccante.

Basilico tailandese (O. basilicum var. thyrsiflora), l’aroma delle sue foglie ricorda la menta e il chiodo di garofano, e si utilizza con i frutti di mare e nelle minestre esotiche. Ha un profumo di liquirizia per il suo contenuto di estragolo.

Come pianta medicinale, le foglie e le sommità fiorite vengono utilizzate per preparare infusi ad azione sedativa, antispastica delle vie digerenti, stomachica e diuretica, antimicrobica, antinfiammatoria. Il basilico è utilizzato anche contro l’indigestione e come vermifugo.
Come collutorio è indicato contro le infiammazioni del cavo orale.

basilico-fiore
Fiore di Ocimum basilicum genovese

L’olio essenziale puro 100% di Basilico (Ocimum basilicum Crispum) è utilizzato per massaggiare le parti del corpo dolenti o colpite da reumatismi. Negli oli essenziali, a seconda della varietà e della stagione di coltivazione e raccolta, sono stati trovati e analizzati una trentina di preziosi costituenti differenti, tra cui: linalolo, epi–cadinolo, -bergamotene, -cadinene, germacrene D, canfora, eugenolo. L’aroma caratteristico della specie comune in Italia è derivato dall’eugenolo, sostanza chimica presente in grande quantità anche nei chiodi di garofano. Il basilico è ricco di Vitamina K, ferro (Fe) e antiossidanti, composti questi ultimi, che riducono i danni causati dai radicali liberi (molecole implicate nella comparsa di malattie cardiovascolari, di certi cancri e di talune malattie legate all’invecchiamento). Il principale antiossidante ritrovato nelle foglie del basilico è l’acido rosmarinico, che agisce in modo sinergico con la Vitamina E.

Altri antiossidanti presenti nel basilico sono alcuni acidi fenolici e alcuni flavonoidi. Alcuni ricercatori hanno potuto osservare che mediante la somministrazione di un estratto di basilico diminuisce l’ossidazione del colesterolo circolante nel sangue. Il colesterolo ossidato aderisce facilmente alle pareti delle arterie facendone diminuire l’elasticità e riducendone il lume, evento che induce ipertensione e infarto del miocardio. Altri studi hanno potuto mettere in evidenza il potenziale ipoglicemizzante degli estratti di basilico sul controllo del diabete di tipo 2 (diabete dell’età adulta, non insulino-dipendente).

Infine, recenti ricerche sull’olio essenziale del basilico hanno evidenziato che la pianta ha proprietà fungicide e proprietà repellenti sugli insetti, in particolare sulle zanzare.

Gerardo D’Acunto
Biologo

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